Lungo il ramo orientale del fiume Brembo, ad un'altitudine di mt. 1515, si trova Foppolo, il paese più settentrionale e più elevato della Provincia di Bergamo.
Il toponimo deriverebbe dal latino "fovea", ovvero fossa che dal dialetto "foppa" vuol dire "piccola conca" o "conca prativa" descrivendo la configurazione del luogo.
Le origini sono incerte ma le ipotesi più accreditate asseriscono che i primi abitanti furono pastori mandriani che, sin dall'epoca medievale, trasferivano le mandrie presso i pascoli di Foppolo durante i mesi estivi, per poi abbandonare la zona durante la freddissima stagione invernale. Per queste transumanze si formarono diverse contrade: Arale, Cortivo, Costa, Moretti, Piano, Rovera, Sponda, Tegge e Vendulaperto che ancora oggi caratterizzano Foppolo.
Il principale documento che attesta l’esistenza del piccolo borgo risale all’anno 1331, ed è uno statuto nel quale Foppolo veniva menzionato come borgo facente parte dell’unità amministrativa comprendente Valleve, Cambrembo, Carona e Fondra.
Al Passo Dordona, sul confine tra la provincia di Sondrio e Bergamo, è possibile ancora oggi osservare i resti delle trincee risalenti alla prima guerra mondiale, restaurate nel 2002.
La Foppolo di oggi non risale a tempi lontani. Sin dal dopoguerra si è attuata una notevole attività che ha portato allo sviluppo delle attrezzature sportive e delle costruzioni.
La sua conformazione, la bellezza delle sue montagne e gli interventi effettuati, hanno portato Foppolo a diventare la stazione sciistica più nota della bergamasca. Nei mesi estivi invece si possono compiere numerosissime escursioni, adatte ad ogni tipo di utenza.